SYNOPSIS : VÉNUS MUTILÉE

Olivia è una giovane creatura piena di vita, imprigionata per omicidio. È condannata ad essere ghigliottinata in un momento indeterminato in cui il tempo sembra essersi congelato come in una favola. La singolare prigioniera ha la particolarità di avere un braccio amputato, ma questo non toglie il suo innato fascino e carisma.

Nella sua austera cella, spinta al limite, Olivia colpisce l’uomo le cui parole le risuonano nelle orecchie come invettive. È un prete: il suo confessore. Eppure, ancora giovane, è molto indulgente con lei. Inconsciamente, il prete è attratto dalla donna che gli racconterà in modo sfrenato e non cronologico il suo stato d’animo, la sua breve esistenza: una vita ricca e movimentata.

In una relativa atemporalità, le sequenze di flashback si alternano al presente della prigione. Solo i periodi corrispondenti alla gloria o all’insipienza dell’eroina sono a colori. Tutti gli altri periodi sono in bianco e nero. I due protagonisti si impegnano in un dibattito sul tema di Dio, la fede e la redenzione, tra gli altri. Olivia non è credente, ma vuole aderire agli ideali dell’assoluto e al senso dell’onore che non ha trovato qui sulla terra. Scrive instancabilmente nella speranza di ottenere il perdono…